Intelligenza artificiale
Ricorderemo il 2023 come l’anno in cui l’intelligenza artificiale (AI) è arrivata al grande pubblico, uscendo con prepotenza dai laboratori di ricerca e balzando agli onori delle cronache per i sorprendenti risultati che ha saputo produrre.
Lo dimostra anche la tendenza di ricerca registrato da Google Trends per il termine “intelligenza artificiale”, più che triplicato da un anno a questa parte.
Abbiamo visto i giganti americani rincorrersi per affermare la propria supremazia tecnologica, con Microsoft che è stata più lesta a “salire sul carro” di ChatGPT, integrata ben presto nel proprio motore di ricerca Bing.
Google in questo caso ha rincorso il rivale, arrivando a pubblicare la propria soluzione, Bard, diversi mesi dopo (in Italia solo nell’estate 2023).
Nel 2024 prevediamo che l’AI nel settore del marketing digitale venga impiegata per analizzare velocemente la grande mole di dati provenienti dalle diverse fonti di traffico, consentendo di identificare le inserzioni più efficaci, migliorando quindi la resa delle campagne online.
Le piattaforme di AI generativa, come ChatGPT e Bard, miglioreranno e velocizzeranno la creazione di contenuti in vari ambiti, dagli articoli blog ai post sui social, con testi e immagini sempre più accurati.
Ma sappiamo che gli algoritmi basati sull’IA non sono sempre accurati, ed è per questo che il ruolo degli addetti del settore sarà sempre più quello di supervisori e revisori.
A differenza di altre tecnologie, siamo convinti che l’intelligenza artificiale sia destinata a pervadere sempre di più i vari ambiti lavorativi, quindi è meglio cercare di conviverci nel migliore dei modi e non rigettarla per difendere (inutilmente) il proprio posto di lavoro.
Social Network
Su fronte social abbiamo assistito alla trasformazione di Twitter in X, per volere del nuovo proprietario Elon Musk, che sta introducendo molti altri cambiamenti nella piattaforma.
Quasi contemporaneamente, il 5 luglio 2023, Meta ha reso pubblico il suo nuovo social, Threads, prima negli Stati Uniti e da pochissimi giorni anche in Europa.
Entro due ore dal rilascio, due milioni di utenti si sono iscritti a Threads ed entro 24 ore si sono toccati i 30 milioni di nuovi ingressi.
Al 10 luglio, a soli 5 giorni dal lancio, aveva già raggiunto i 100 milioni, con un tasso di crescita spaventoso, mai registrato da nessun altro social.
Meta Threads può essere considerata un’estensione testuale di Instagram con numerose funzioni paragonabili a quelle di Twitter, es.:
- Messaggi di lunghezza massima di 500 caratteri.
- Post video fino a cinque minuti, oltre a link e foto.
- Un feed con i post degli account seguiti e nuovi contenuti consigliati.
Vedremo nel 2024 come si svilupperà questo social e cosà tirerà fuori dal cilindro Elon Musk per controbattere a questo nuovo concorrente diretto di X.
A nostro avviso è improbabile che Threads possa sostituire X o metterlo completamente fuori mercato.
Altre applicazioni hanno ottenuto grandi picchi di attenzione iniziale e poi si sono spente, es. BeReal Clubhouse.
Per avere successo, Threads dovrà mantenere gli utenti impegnati oltre il clamore degli inizi.
Contenuti video veloci
Un altro trend che possiamo sicuramente segnalare è quello dei contenuti video di breve durata declinati all’interno dei vari social come YouTube Shorts, TikTok e Instagram Reels, che a nostro avviso continueranno ad attirare una grossa fetta di pubblico anche nel 2024.
Questi video vengono visti dagli utenti nei brevi momenti quotidiani di attenzione, consentendo alle aziende di mantenere alto il tasso di coinvolgimento che rischia altrimenti di diminuire inevitabilmente.
Questo format è poi l’ideale per dare spazio ai contenuti generati dagli utenti (UGC), con momenti di utilizzo del prodotto, magari in situazioni divertenti ed informali, innescando nel migliore dei casi un effetto virale.
Contenuti personalizzati e marketing diretto
Grazie all’intelligenza artificiale e ai meccanismi di apprendimento automatico i contenuti possono essere prodotti sempre più velocemente, ma il rischio è quello di avere risultati molto simili tra loro.
Dovremo quindi cercare di introdurre elementi super personalizzati per colpire l’attenzione di clienti e utenti specifici.
Le grandi aziende come Amazon e Netflix lo fanno analizzando la cronologia degli acquisti e delle visualizzazioni per creare raccomandazioni.
Ma non è necessario essere una grande azienda per creare contenuti personalizzati in modo efficace: sfruttando ad esempio piattaforme di messaggistica istantanea come WhatsApp e Telegram, è possibile coinvolgere la propria clientela in gruppi o community che veicolano direttamente promozioni, aggiornamenti e novità del vostro business.
In questo settore si stanno poi sviluppando piattaforme di appoggio che possono automatizzare parte del lavoro, ad esempio programmando l’invio periodico di messaggi personalizzati.
Conclusioni
Riconoscere l’impatto di queste tecnologie e riflettere sul come utilizzarle al meglio all’interno del proprio business, è il primo passo per prepararsi nel migliore dei modi all’anno 2024 oramai alle porte.
Sicuramente non ci annoieremo nemmeno l’anno prossimo, affiancando i nostri clienti nell’introduzione progressiva delle novità del settore, con l’intento di migliorare il lavoro quotidiano.