L’aspetto più importante che interessa i consumatori è l’allungamento dei tempi di recesso per gli acquisti. Il decreto permetterà di esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni, contro i 10 giorni odierni. Inoltre, se sul sito si omettono queste informazioni, l’acquirente ha fino ad un anno di tempo per “ripensarci”. Chi recede potrà restituire il bene anche se in parte deteriorato, pagando solo la “diminuzione del valore del bene custodito”.
Infine, chi compra non dovrà più pagare sovrapprezzi se decide di pagare con carte di credito o bancomat.
L’aggiornamento di questa normativa ci pone in linea con le direttive europee e conferma l’attenzione versione un settore in continua crescita, che può realmente contribuire a risollevare le sorti di molte aziende.
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