14 Giu 2024
Sostenibilità Digitale, dal Web all'AI

Sostenibilità Digitale, dal Web all'AI

Uno dei temi più ricorrenti nell'ultimo periodo è quello della sostenibilità, che in questa occasione abbiamo declinato in ambito web ed AI.

Siti pieni di immagini e video, AI generativa, ChatGPT... tutto molto bello, ma cosa comporta a livello di consumo energetico?

Internet utilizza molta elettricità: dai data center, passando per le reti di telecomunicazioni e arrivando ai dispositivi di fruizione come pc e smartphone.

Internet

Se Internet fosse un paese, si stima che entro il 2025 sarebbe il 4° Paese al mondo come emissioni di CO2, dopo Cina, India e Usa ed il 6° consumatore di energia elettrica (circa 416 Terawattora all’anno), e per quanto riguarda l'Intelligenza Artificiale?

AI

Se il 2023 è stato l'anno del boom dell'intelligenza artificiale, il 2024 è l'anno in cui dobbiamo fare i conti con l'impatto ambientale dell'AI, e se ne sono accorti anche i protagonisti di questa "rivoluzione": 

Sam Altman (CEO di Open AI) al World Economic Forum (Svizzera, gennaio 2024):

«è necessaria una svolta»
per abbattere il consumo di energia e acqua potabile legato all’AI.

Toshihaki Higashihara presidente di Hitachi:

«i data center nel 2050 avranno un consumo di energia elettrica 1000 volte superiore rispetto a oggi»
anche a causa dell'enorme fame energetica dell'AI.

Ma quanta energia consuma l’AI?

Si stima che ricevere una risposta da un tool di intelligenza artificiale generativa consumi 4-5 volte in più rispetto a una tradizionale ricerca sul web in termini di energia.

Il chatbot AI più famoso, ChatGPT, necessita di circa 1 gigawattora (GWh) al giorno, l'equivalente del consumo di 33.000 famiglie statunitensi medie (Stima prodotta da un gruppo di ricerca dell'Università di Washington).

Si stima che nel 2027 il settore dell'AI potrebbe avere un fabbisogno energetico compreso tra 85 e 134 terawattora (TWh) all'anno, confrontabile con quello di alcune Nazioni:

  • Ucraina (85 TWh annui)
  • Olanda (108 TWh)
  • Svezia (125 TWh)
  • Argentina (134 TWh)

 Ovviamente noi abbiamo poco impatto sulle scelte energetiche fatte da Open AI, Google e simili, ma nel nostro piccolo, ci sono alcuni accorgimenti che possono ridurre il consumo di energia, in particolare nell'ambito dei Siti Web.

Sostenibilità web e AI 2

Come posso rendere il mio sito più “Green”?

Design & Contenuti

  1. SEO:
    Quando ottimizziamo un sito web per il posizionamento nei motori di ricerca, aiutiamo le persone a trovare le informazioni che desiderano in modo rapido e semplice.
  2. Copywriting:
    Non vogliamo che le persone perdano il loro tempo a guardare contenuti che offrono poco o nessun valore per loro.
    Una scrittura di testi chiara ed efficiente può aiutare a ridurre il tempo sprecato su Internet e, a sua volta, ridurre lo spreco di energia.
  3. UX (User Experience):
    Vogliamo che le persone sul nostro sito siano in grado di trovare le cose che desiderano ed eseguire le azioni di cui hanno bisogno nel modo più snello possibile.
  4. Immagini e video:
    Le immagini e video sono tra gli elementi che contribuiscono maggiormente al peso di una pagina web. Più sono grandi e pesanti, più dati devono essere trasferiti e più energia viene utilizzata.
  5. Responsive e mobile friendly:
    Inutile ribadire che la consultazione dei siti web avviene sempre di più da dispositivi mobili, per questo la progettazione dovrebbe essere “mobile first”. 
    Se il tuo sito non è facilmente consultabile sui dispositivi mobili, probabilmente stai perdendo oltre la metà degli utenti che provano a visitarlo.
  6. Modalità scura (dark mode):
    Con l'avvento degli schermi OLED che illuminano ogni pixel individualmente, l'utilizzo di colori più scuri è una tecnica utile per ridurre l'energia utilizzata sui dispositivi degli utenti, oltre che a ridurre l’affaticamento visivo, specialmente nelle ore serali.

Sviluppo

  1. Codice pulito e semplice:
    Mantenere il codice pulito e semplice, evitare duplicazioni e scrivere query efficienti. Il codice dietro le quinte dovrebbe essere una macchina ben oliata e snella.
  2. CMS e plugin:
    Nei casi in cui si utilizzi un CMS come WordPress, evitare plugin non necessari che appesantiscono il funzionamento e scegliere plugin che riducono al minimo il carico del server e non aggiungono peso inutile sul front-end.
  3. Caching e staticizzazione:
    Le moderne tecnologie consentono di evitare di produrre ogni volta dinamicamente le pagine web, generando versioni statiche di ogni pagina (caching), riducendo il carico e il consumo energetico del server.
    Se il sito web è destinato a non essere aggiornato frequentemente nel tempo, si può valutare di basarlo su pagine web statiche, oppure utilizzare un generatore di siti statici o un web hosting in grado di staticizzare un sito web basato su CMS.
  4. Aggiornamenti di sicurezza ed evolutivi:
    Se il proprio sito è basato su un CMS come WordPress, sono necessari aggiornamenti periodici per mantenerlo sicuro ed efficiente nel tempo.
  5. Sviluppo agile, framework modulari e linguaggi aggiornati:
    Soprattutto per lo sviluppo di applicazioni web, seguire tecniche di sviluppo “agile” ed affidarsi a framework modulari, consente di ottimizzare anche le risorse destinate alla manutenzione e agli aggiornamenti futuri.
  6. Hosting:
    Scegli un data center che adotti tecniche di efficientamento dei consumi e fonti rinnovabili di alimentazione, possibilmente localizzato in un’area vicina alla tua clientela.

Conclusioni

In generale è bene assumere atteggiamenti utili a ridurre le emissioni di carbonio, eliminando lo spreco di energia.

Il consumo energetico dei siti web può essere difficile da misurare con precisione, ma ci sono comunque molte cose che possiamo fare per eliminare gli sprechi e migliorarne l'efficienza.

Vuoi rinnovare il tuo sito e renderlo più efficiente?

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Daniele Diversi

Da sempre appassionato di informatica, fin dal mio primo ZX Spectrum dell'83, folgorato dal web in età universitaria, ora ho fatto di tutto questo un lavoro.