Un po’ di storia
Nato come progetto universitario volto a connettere esclusivamente studenti e professori di Harvard, in brevissimo tempo (The) Facebook vide un incremento di utenti tale da dover ampliare il proprio “range”.
Il nome originale era appunto "TheFacebook",che rimase tale fino a metà del 2005, quando fu registrato il dominio attuale, facebook.com, per la cifra di 200.000 dollari.
Inizialmente si espanse ad altre università (americane e non), raggiungendo nel dicembre 2005 i 6 milioni di utenti, ed in seguito (dal 26 settembre 2006) l’accesso fu libero a chiunque avesse un indirizzo mail valido ed età superiore ai 13 anni.
Da allora Facebook ha conquistato sempre più spazio tra i social, diventando di fatto il social media con più utenti attivi al mondo: circa tre miliardi.
Se questo non bastasse, ricordiamo quali sono gli altri social più popolari: subito dopo a Facebook, seguito da YouTube (di Google), troviamo Whatsapp e Instagram, con entrambi circa due miliardi di utenti attivi.
Queste fanno parte di Meta Platforms, la compagnia di Mark Zuckerberg che comprende Facebook, Instagram (acquistato nel 2012), Whatsapp (acquistato nel 2014) e il “neonato” Threads.
Novità e controversie
Threads è il perfetto esempio di come Meta gestisca la concorrenza: quando può, la compra (come Instagram), e quando non riesce, “copia”.
Quest’ultimo, infatti, è un diretto concorrente di Twitter, ora chiamato X, in quanto molte funzioni sono simili, oltre ad essere entrambi su base testuale.
In modo simile i “Reels” di Instagram sono la risposta a TikTok ed alla necessità di un formato video breve, di potenziale viralità, mentre le “Stories” di Instagram somigliano molto alle foto effimere di Snapchat.
Facebook ha sempre vissuto nelle controversie: da accuse di plagio, problemi legali, scandali politici (come nel famoso caso di Cambridge Analytica) e soprattutto ambiguità sul lato Privacy degli utenti.
Nonostante tutto, possiamo affermare che si tratti di uno strumento ancora molto utilizzato da un pubblico adulto, utile non solo a livello personale, per tenersi in contatto con amici e parenti, ma anche a livello professionale per raggiungere target specifici.
Facebook per il marketing
Facebook Ads (ora Meta Ads), grazie al suo algoritmo che analizza i dati degli utenti, riesce a definire il target adatto ad ogni promozione, rendendo la sponsorizzazione molto efficace.
Non è una novità che Facebook sia uno strumento valido per promuovere la propria azienda, ma nel caso il proprio target sia “troppo giovane per Facebook”, Meta Ads permette di pubblicizzare anche su Instagram, dove buona parte degli utenti (circa il 60%) ha tra i 18 e i 35 anni.
Anche senza l’iscrizione ai programmi di Ads di Facebook, avere una pagina ben curata ed aggiornata è fondamentale per il proprio business, soprattutto per aiutare i potenziali clienti a capire meglio di cosa ci si occupa, dar loro delle sicurezze e promuovere promozioni o prodotti.
Conclusioni
Essendo passati tanti anni, e vedendo che i giovani si stanno allontanando sempre più dalla piattaforma, si potrebbe pensare che Facebook sia destinato al declino.
La realtà è ben diversa: per quanto effettivamente i giovani under 25 siano poco presenti, circa il 50% degli utenti di Facebook ha tra i 25 e i 45 anni, e come detto prima, 3 miliardi di utenti mensili non sono esattamente dei dati da “Social morente”.
Anche in Italia Facebook mantiene il dominio sugli altri social, con circa 44 milioni di utenti attivi.
Facebook e Meta Platforms rimangono importanti per la gestione e promozione del proprio business, per questo raccomandiamo un check-up della propria presenza social, che offriamo gratuitamente fino al 31 marzo 2024 (vedi Promo “Social Winter Check-up).
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