Il testo, prodotto da un apposito gruppo di lavoro alla Camera, si candida ad essere il riferimento futuro per cittadini e governi a proposito di Internet. La Dichiarazione dei Diritti in Internet è stata resa pubblica il 13 ottobre alle 14, ed è il primo risultato concreto del gruppo di lavoro voluto dalla presidente Laura Boldrini e presieduto come tavolo di lavoro da Stefano Rodotà.
"Ci tengo a sottolineare che questa Dichiarazione è la prima prodotta da un Parlamento europeo. Sullo stesso tema, però, stanno lavorando altri Paesi: Germania, Francia, Regno Unito. Noi abbiamo costituito la commissione a luglio del 2014 e, nonostante i tempi stretti, abbiamo elaborato la bozza che oggi è stata consegnata anche ai rappresentanti dei Parlamenti dei paesi dell'Unione europea a Montecitorio. Coinvolgerli è essenziale perché la rete ha una natura sovranazionale ed è giusto che anche i principi che la regolano nascano da un confronto più aperto possibile. (...) Sono contenta ed orgogliosa che la Commissione sia riuscita a mettere nero su bianco la bozza della Dichiarazione che, a percorso ultimato, spero diventi una mozione che inviti il governo a portare queste regole e questi principi in Europa e, magari, anche nella sede delle Nazioni Unite" ha detto Laura Boldrini in conferenza stampa.
Il documento, che si articola in 14 punti che sintetizzano, in poche righe ciascuno, ciò che non si può esimere dal garantire ai cittadini quando navigano in Rete è una sorta di "Carta fondamentale dei diritti sulla rete".
Il testo è disponibile per la consultazione online dallo scorso 27 ottobre e durerà 120 giorni. Chiunque può intervenire su tutti o solo alcuni articoli, sia con un contributo, sia giudicando che condividendo le proprie opinioni. Tutti i commenti entreranno a far parte del sistema di valutazione che arricchirà la bozza prima della stesura finale.
Per proteggere i diritti fondamentali dei cittadini in Internet, questa prima bozza contiene 14 punti:
- Riconoscimento e garanzia dei diritti
- Diritto di accesso
- Neutralità della rete
- Tutela dei dati personali
- Diritto all'autodeterminazione informativa
- Inviolabilità dei sistemi e domicili informatici
- Trattamenti automatizzati
- Diritto all'identità
- Anonimato
- Diritto all'oblio
- Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme
- Sicurezza in rete
- Diritto all'educazione
- Criteri per il governo della rete
Questa prima bozza rappresenta sicuramente un punto di inizio per ogni cittadino che vuole navigare.
Tu cosa ne pensi?