Dopo un periodo di sperimentazione partito a fine 2016, anche in Italia Google sta completando l'introduzione di un cambiamento molto significativo nel modo in cui valuta i siti web: non più sulla base della tradizionale esperienza desktop, ma prima di tutto con gli standard dei dispositivi mobili.
Questa scelta ovviamente penalizza molto i siti non responsive, ovvero che non si riadattano su dispositivi mobili, a favore di quelli che lo sono.
Le conseguenza possono essere:
- un peggioramento nelle posizioni del sito tra i risultati di ricerca
- un brusco calo nell’afflusso di visitatori
- minori richieste o acquisti dal proprio sito
E’ probabile infatti che gli utenti che navigano da smartphone non abbiano una buona esperienza sul sito in questione.
Stiamo quindi assistendo alla consacrazione del paradigma del “Mobile First”, ovvero del primato della versione mobile dei siti, sia in fase di sviluppo che di misurazione dei risultati.
E’ una conseguenza diretta dal fatto che, nel mondo, la stragrande maggioranza degli utenti sta passando allo smartphone per navigare, acquistare, guardare video in rete. E’ quindi naturale privilegiare questo tipo di navigazione rispetto alla classica navigazione con il browser sul Pc di casa o in ufficio.
Già a fine 2016, gli accessi al web da smartphone e tablet avevano superato quelli da computer desktop nel mondo.
Cosa devono fare i titolari di siti web?
Per prima cosa, devono verificare che il proprio sito sia adatto al mobile. Se il sito è già ottimizzato per i dispositivi mobili, probabilmente non c’è nulla da temere.
Se invece il riscontro è negativo, allora è lecito preoccuparsi. In maniera progressiva si subirà quasi certamente delle penalità da Google, con conseguenze in termini di numero di visitatori e posizionamento sui motori di ricerca.
Se non si è sicuri che il proprio sito sia ottimizzato per smartphone e tablet, si può iniziare dal consultarlo dal proprio cellulare, navigando almeno sulle pagine principali.
Il sito dovrebbe essere consultabile senza bisogno di ingrandirlo (zoom con le dita) e scorrendolo solo in senso verticale, senza necessità di andare a destra o sinistra.
Per un responso più tecnico ci si può affidare all’apposito strumento di Google, il Test di ottimizzazione mobile, anche se le risposte non sono affidabili al 100%, soprattutto per siti molto complessi.
E nel caso il sito non sia responsive?
Se scoprite di non essere in linea con questi requisiti, possiamo correre in vostro aiuto, valutando l’operazione di conversione e aggiornamento del vostro sito, se non la realizzazione ex-novo.
Per una valutazione più accurata, contattateci attraverso i nostri recapiti diretti.