Raccogliere i dati, ma con etica
I trend in arrivo per il digital marketing del 2021 ruotano intorno a diverse necessità, una su tutte quella di sfruttare al meglio i vari canali di comunicazione e i messaggi per ottenere una maggiore efficacia delle proprie strategie. Ma, se negli ultimi anni non si è parlato d’altro che di dati e di come raccoglierli, analizzarli e utilizzarli, oggi ciò che torna fortemente al centro è soprattutto la dimensione umana. L’utente inteso nella sua accezione più personale d'individuo, nella sua quotidianità più reale. Perciò, come intercettarlo in maniera autentica, nel modo e nel momento giusto senza ledere la sua "privacy digitale"?
È infatti importante capire che sempre più persone si aspettano che i brand proteggano i loro dati e comunichino chiaramente come li utilizzano e cosa offrono in cambio.
In tal senso, il settore si sta adeguando moltissimo per rispondere a queste necessità e, sicuramente, il 2021 vedrà accendersi molto il dibattito sull'etica dei dati che verrà tradotto in azioni concrete da parte di moltissime aziende. Infatti, ricordiamoci che l'intero ecosistema digitale funziona solo se le persone lo considerano affidabile e che il trattamento etico dei dati significa anche scegliere di fare ciò che è giusto per le persone e non solo rispettare un livello base di conformità.
Customer marketing e video per arrivare anche alle persone "confinate" nella propria abitazione
Sicuramente, il Covid-19 ha fatto evolvere il mondo del digital marketing in modo piuttosto rapido e ha persino insegnato una lezione davvero importante a quasi tutte le aziende del Mondo: il cliente, l'utente, oggi è sempre più connesso ma sempre meno raggiungibile fisicamente. Di conseguenza, è necessario raggiungerlo con messaggi mirati e tanto personalizzati quanto "personali", perché non basta un’e-mail automatica con il nome "personalizzato" ma serve anche che il contenuto sia cucito sul cliente.
In questo senso, sfruttare la forza di dati e tecnologia, nonché una segmentazione sempre più accurata, è fondamentale: bisogna essere in grado di scrivere all’utente proponendo prodotti legati al suo trascorso, ricordandone ricorrenze e date speciali, come il compleanno o il primo ordine, e coinvolgendolo direttamente; ad esempio chiedendo la sua opinione sui prodotti senza cercare di vendergli qualcosa a ogni contatto.
Altra faccia della medesima medaglia: gli utenti, per via di lockdown, restrizioni e quant'altro, utilizzano sempre di più i video online per informarsi, divertirsi e coltivare i rapporti con le persone. Si prevede infatti che nel 2022 più dell'80% del traffico Internet dei consumatori sarà generato dai video online. Ecco perché, per raggiungere i propri obiettivi nel 2021, i brand dovranno sicuramente approfittare della tendenza relativa al consumo di video online, in modo da raggiungere e interagire con i consumatori ovunque si trovino e in qualunque momento.
Anche le piccole aziende dovranno digitalizzarsi
Sempre il Coronavirus ci ha fatto che capire che anche le piccole e medie aziende hanno dovuto completamente ripensare alla gestione delle interazioni fisiche con i propri clienti e trovare quindi metodi alternativi per continuare a vendere od offrire un servizio. In questi ultimi mesi, gli strumenti digitali si sono quindi rivelati fondamentali per la gestione della crisi e per venire incontro alle esigenze dei consumatori che hanno dovuto anch'essi cambiare le proprie abitudini di acquisto.
L’adozione di questi strumenti e lo sviluppo di competenze digitali saranno tendenze ancora più marcate nei prossimi mesi, sia per la gestione delle fasi conclusive dell’emergenza sia per l’accelerazione della ripartenza nel 2021. L’esperienza d’acquisto sarà sempre più omnicanale e le PMI utilizzeranno gli strumenti digitali per veicolare informazioni aggiornate sugli orari di apertura e sulla disponibilità dei prodotti, gestire i collaboratori da remoto, sviluppare nuovi canali di vendita e molto altro.
Smart working e formazione a distanza
Il 2020 è certamente stato l'anno in cui ci ricorderemo dello smart working, con i suoi vantaggi e svantaggi. Il 2021 sarà molto probabilmente l'anno in cui consacreremo il lavoro da remoto e la formazione a distanza ma con una nuova ottica: non più come un'eccezione al lavoro in azienda, ma come una nuova normalità, fatta di alternanze casa - lavoro dove il vecchio concetto di luogo di lavoro è sempre più indefinito.
Il 2021 vedrà la formazione a distanza prendere piede a tutti i livelli aziendali, permettendo un'aggiornamento continuo delle competenze, non solo per le materie più tecniche. Il marketing dovrà inserirsi in questi contesti, in maniera mirata e ponderata, per sfruttare al meglio le occasioni offerte da questo nuove aule virtuali.